Laste Rosse

IL GROPPELLO DI REVÒ

Il suo nome deriva da “grop” che in Trentino significa nodo, per la forma del suo grappolo, una forma stretta e intensa.

Vitigno autoctono coltivato da secoli in Val di Non, era un vino amatissimo che arrivava fino a Vienna alla corte di Franz Josef e della principessa Sissi e che, in tempi più recenti, ha rischiato di perdersi, soppiantato dalla coltivazione delle mele.

Solo negli ultimi decenni noi, tra una manciata di pochi coraggiosi agricoltori, abbiamo deciso di affrontare la sfida, a discapito delle mele, e piantare di nuovo Groppello lì dove la sua storia era cominciata.
Una terra fatta di roccia, di altezze e di forti pendenze a strapiombo sul lago di Santa Giustina. Distese di meleti e boschi attorno ai piccoli vigneti, erba e fiori tra i filari.

Vento, aria pulita, profumi autentici. Tanta luce. Clima alpino con il sole caldo di giorno e aria fresca di notte.

Vigneti d’alta quota, coltivati a mano, difficili e faticosi da lavorare con rese molto basse. Varietà aromatiche come il Gewürztraminer, vitigni autoctoni del Trentino come il Groppello di Revò e varietà tra le più nobili al mondo come il Pinot nero.

Informazioni

Ulteriori informazioni
Indirizzo: Via 4 Novembre, 33 – Novella – frazione Romallo (TN)
Telefono: +39 348 334 5105
E-Mail: info@lasterosse.it
Sito Internet : https://www.lasterosse.it/

Groppello o Groppello di Revò

Vitigno storico della Val di Non, rarissimo con una storia antica e bellissima. Vino rosso, originale ed in purezza. Vino sincero, da presentare e da accompagnare.
Storia

Documenti storici certificano il Groppello come la produzione principale di queste zone, come il vino che veniva conferito in grandi quantità alla Corte dell’Impero Austro-Ungarico. Il vino che diede origine nel 1893 ad una delle prime Cantine Sociali del Trentino, a testimonianza della vocazione viticola della Val di Non.

Negli anni seguenti, la Grande Guerra, la fillossera e la diffusione della frutticoltura, lo videro disperso e dimenticato. Negli anni 2000 un gruppo di tenaci agricoltori decisero di recuperarlo e di riproporlo come coltivazione. Oggi però i vignaioli rimasti sono solo 4.

La nostra azienda nasce appunto nel 2000 con un nuovo impianto di Groppello. Le viti erano già presenti nella nostra azienda agricola da tantissimi anni, ma venivano coltivate per stretto uso familiare. Innamorati del Groppello, ci abbiamo creduto, abbiamo impiantato ancora, ma ci siamo accorti che è ancora poco conosciuto e che soprattutto è davvero a rischio estinzione. Gli ettari vitati sono poco più di 5, coltivati tutti a mano. Inizia così nel 2020 una nuova grande missione, salvare, proteggere e valorizzare il vitigno Groppello perché custode della storia e delle tradizioni del nostro territorio.

Un progetto che abbiamo personalmente creato e curato. Nasce così un movimento di amore completamente social che si chiama “You are Groppello” dove tutti possono partecipare dedicando una foto o un video al Groppello e usando l’hashtag #youaregroppello.

I filari di vite Groppello diventano protagonisti di “adotta un filare”. Ogni anno vengono messi in adozione tutti i filari di Groppello e gli adottanti seguono in prima persona la crescita della vite, dal germoglio alla vendemmia. Assaggiano il vino prodotto e vengono a conoscerci per brindare insieme.

A chiusura di questo progetto abbiamo aderito al circuito Big Bench community project ed abbiamo installato una Panchina Gigante nel nostro vigneto di Groppello. Una grande panchina a lui dedicata, la Panchina del Groppello. Una panchina per sedersi e tornare bambini, una panchina per guardare lontano, una panchina per aiutare il Groppello. Questa panchina è diventata anche meta libera di viaggiatori che vogliono conoscere un pezzettino di Val di Non rurale davvero affascinante.

Il Groppello diventa così il vero vitigno eroe delle Dolomiti, testimone di questo territorio, della viticoltura eroica di montagna e della biodiversità.

Il Groppello, uno dei vitigni autoctoni del Trentino che ha visto essere riconosciuto, nel 2021, Prodotto dell’Arca di Slow Food.

 

Privato

Privato

Un vino desiderato, studiato e perfezionato negli anni. Un vino Privato, personale e raro, come l’unione in cuvèe tra il vino Pinot nero e il vino Groppello. Due vitigni rossi difficili da produrre. Vino di sfida.

Un’espressione bellissima tra vitigno internazionale e vitigno di territorio. Un equilibrio tra eleganza e tipicità, tra piccoli frutti rossi e granelli di pepe. Un insieme che piace, prima di tutto a noi!

Vino rosso di montagna, cresciuto a 700 metri di altezza che si apre lentamente nel calice. Un vino che ha bisogno di tempo e che migliora con il tempo.

 

Pinot nero

 

Nella bottiglia del nostro Pinot nero trovate le caratteristiche del vitigno: eleganza, finezza e delicatezza.

Trovate il terroir della Val di Non, la nostra terra, la roccia, il clima alpino di montagna, il vento e tanti giorni di sole.

Trovate la personalità, le nostre scelte di vinificazione ed il tempo dedicato.

Siamo grandi amanti di questo vino e felici di proporre un Pinot nero di alta quota.