Pala

Raccontare la storia della Famiglia Pala significa raccontare la storia del vino in Sardegna, della sua natura selvaggia, della sua storia millenaria, dei suoi vitigni, di popoli costruttori di torri e di giganti, di vitigni e di conquiste.

La Sardegna è un isola antica, lo sono i suoi vitigni, lo sono le sue genti. Non è solo un modo di dire, ma la Sardegna è davvero una delle più antiche terre emerse del Mediterraneo… geologicamente appartiene al massiccio francese, il resto della penisola Italiana appartiene al blocco africano…. Erastotene la descriveva come l’isola più grande del mondo, è l’impressione che si ha a circumnavigarla per quanto sono frastagliate le sue coste. Eppure la Sardegna è davvero un micro continente. Una terra dove il punto più distante dal mare è di soli ottanta chilometri, vi è una concentrazione incredibile di paesaggi e una natura tutta sua. Dalle Montagne innevate al più lungo Canyon d’Europa all’unico deserto del continente fino alle pianure fertili e alle colline calcaree affacciate sul mare come quelle dove insistono i vigneti Pala.

Informazioni

Ulteriori informazioni
Indirizzo: Via Verdi, 7 09040 Serdiana, Sardegna, Italy
Telefono: +39 070 740284
E-Mail: info@pala.it
Sito Internet : https://www.pala.it/

ENTEMARI

ENTEMARI
ISOLA DEI NURAGHI
Indicazione Geografica Tipica

Bianco

Uve – Uve autoctone dell’Isola.

Vigne e metodo di coltivazione – Vigneto Is Crabilis (Ussana) e Acquasassa (Serdiana), alberello e spalliera bassa.

Età della vigna – Da 25 a 60 anni a seconda del vitigno.

Resa – 45/50 quintali/ettaro.

Terreni e Giacitura – Media collina, argillosi calcarei ricchi di scheletro 180 m s.l.m.

Vinificazione, Maturazione, Affinamento – Le uve previa pigiatura soffice vengono lasciate a macerare con l’innesto di lieviti selezionati sulle nostre vigne per alcune ore, successivamente alla svinatura il mosto prosegue la fermentazione, previa pulizia, in tini di acciaio inox. Al termine della fermentazione il vino subisce una leggera chiarifica e prosegue il suo affinamento con i suoi lieviti nobili in acciaio per dodici mesi, dopo tale periodo viene imbottigliato e affinato per alcuni mesi in bottiglia prima di essere immesso in commercio.

Degustazione – Colore paglierino vivace e consistente con striature verdognole, brillante.Profumo intenso e persistente, fine ed elegante con note fruttate di mela acerba e vegetali. Sapore secco, di notevole struttura e spessore e persistenza. Di piacevole morbidezza, pieno ed equilibrato.

Abbinamenti e modo di servizio – Antipasti magri, minestre asciutte con salse non molto saporose, risotti e pesci grigliati o in salse leggere. Servire a 11 -13° C. stappando la bottiglia al momento della mescita.

 

Stellato Nature

STELLATO NATURE
Isola Dei Nuraghi
Indicazione Geografica Tipica

Bianco

Vigne e metodo di coltivazione – Alcuni filari della vigna di Is Crabilis (Ussana), spalliera bassa.

Età della vigna – 60 anni.

Resa – 35 quintali/ettaro.

Terreni e Giacitura – Sabbiosi e Argilloso calcarei ricchi di scheletro, di media collina, 180 m s.l.m.

Vinificazione, Maturazione, Affinamento – il mosto ottenuto dalla pigiatura soffice, fermenta in tini inox con i suoi lieviti, terminate le fermentazioni, il vino rimane a contatto con le fecce fini per circa tre mesi al termine del quale, si procede all’imbottigliamento.

Degustazione – Colore paglierino intenso con riflessi verdognoli, e velato di lieviti. Profumo intenso e persistente con profumi floreali e vegetali di macchia mediterranea e di frutti estivi. Piacevole corrispondenza gusto-olfattiva, caldo e pieno di buon spessore e viva acidità, equilibrato.

Abbinamenti e modo di servizio – Piatti marinari in genere, conchigliacei e crostacei; pesci dalla carne delicata anche conditi con salse leggere, minestre asciutte e in brodo dai condimenti non eccessivamente saporosi. Servire a 12° C. stappando la bottiglia al momento della mescita.

 

Milleluci Nuragus

MILLELUCI NURAGUS DI CAGLIARI DOC
Denominazione Di Origine Controllata

Bianco

Il Nuragus è il più antico vitigno della Sardegna, secondo recenti scavi addirittura selvatico, secondo altri introdotto dai Fenici nel 2.500 a.C. attraverso il porto e la città di Karalis, l’attuale Cagliari. Oggi è molto raro al punto che sono ancora pochi i produttori a lavorarlo. Per Pala è quasi un membro della famiglia, oltre che essere il vitigno del territorio per eccellenza. È figlio della Sardegna del sud, delle colline di Serdiana a tratti marnose a tratti calcaree, abituato alle estati calde, alle Milleluci del sole e ai riflessi sul mare, così come al vento ricco di salsedine.
Caparbio e gentile, con una nota ruvida, come i sardi.
Milleluci ti racconterà di questo, della sua Sardegna, del suo territorio, della sua storia… un giro in barca proprio quando il sole e il mare offrono un meraviglioso spettacolo di luci. Si vestirà per portarti al ristorante tra le Milleluci della città ma ti racconterà sempre della sua Sardegna, di questa terra affacciata sul mare e dei suoi profumi.

Uve – Nuragus 100%

Vigne e metodo di coltivazione – Località “Acquasassa” (Serdiana) e “Is Crabilis” (Ussana); spalliera bassa e alberello tradizionale.

Età della vigna – 45 anni.

Resa – 90/100 quintali/ettaro.

Terreni e Giacitura – Argillosi calcarei poveri di scheletro in media collina.

Vinificazione, Maturazione, Affinamento – Il mosto ottenuto dalla pigiatura soffice delle uve, dopo una prima pulizia e l’innesto di lieviti selezionati, fermenta in tini inox alla temperatura costante di 15°. Terminate le fermentazioni, dopo leggera chiarifica viene fatto riposare per alcuni mesi in tini inox, per poi procedere all’imbottigliamento.

Degustazione – Colore paglierino chiaro con unghia e riflessi verdolini. Profumo delicatamente fruttato, di buona intensità e persistenza. Note fresche vegetali. Sapore secco e fresco di buona intensità e acidità. Media persistenza gusto olfattiva.

Abbinamenti e modo di servizio – Antipasti magri di pesce, minestre con conchigliacei, pesce bollito e primi dai condimenti leggeri. Servire a 10°/12° stappando la bottiglia al momento della mescita.