Cianfagna

E’ dal 1860 che la famiglia Cianfagna è dedita alla produzione agricola.
La cantina, invece, nasce nel 1999 quando Vincenzo Cianfagna subentra nella gestione aziendale al papà Pasquale.
Il suo obiettivo è stato sin da subito quello di valorizzare e innovare la tradizione familiare compiendo scelte difficili e coraggiose.
Scelte volte alla ricerca di un vino di qualità, un vino puro, genuino, unico, frutto della trasformazione di sole uve aziendali, sane e curate con passione.
Il controllo minuzioso di tutte le fasi di produzione, dal vigneto al design della bottiglia, e la splendida e suggestiva cornice delle incontaminate colline molisane, sugella l’armonia del tutto.

Informazioni

Ulteriori informazioni
Indirizzo: C.da Bosco Pampini, 3 – 86030 Acquaviva Collecroce (CB)
Telefono: (+39) 0875 970253
E-Mail: agricola@cianfagna.com
Sito Internet : http://www.cianfagna.com/

Militum Christi

Il vino MILITUM CHRISTI nasce dalla passione di Vincenzo per l’aglianico ma in una versione del tutto originale. Prodotto dalle uve aglianico in purezza, arriva in bottiglia solo come riserva. E’ un vino per “amatori”, impegnativo già dal suo aspetto, ti conquista subito con la bordolese dalle spalle importanti. La sua etichetta è raffinata e elegante… un sigillo templare color oro, di alluminio in rilievo, e una targhetta dorata sempre in rilievo di alluminio che mette in evidenza il nome imponente del vino: MILITUM CHRISTI che in latino significa la milizia di Cristo; il sigillo ha origini templari e raffigura due uomini su un cavallo. Evidentemente, riguardando un esercito di cristiani, simboleggia la loro stessa natura. Tra le tante interpretazioni del Sigillo esso

Mostra due cavalieri armati in groppa ad uno stesso cavallo
a rappresentare lo spirito di fratellanza e di povertà che aveva contraddistinto l’Ordine.
A livello più profondo simboleggia la duplicità insita nella natura dell’Ordine, monastico e guerriero.

Questo sigillo è diventato un altro simbolo molto importante dell’azienda per la duplicità che è insita nel lavoro della terra, un sentimento profondo di “amore e sacrificio”

All’apertura della bottiglia: il colore è un bel rosso rubino intenso e vivace, tendente al violaceo anche dopo 4 / 5 anni di affinamento. Il profumo che subito si evidenzia è quello delle amarene sotto spirito, poi pian piano crescono e si moltiplicano le sensazioni che dai frutti vanno ai fiori e alle spezie, con una delicata ma evidente nota di vaniglia sul finale che deriva dal passaggio in tonneaux francesi. E’ un vino dalla lenta e paziente maturazione in cantina, i cui netti accenti speziati sono avvolti dalla presente e inconfondibile tannicità resa calda e morbida dalla nota alcolica. Ben si accompagna a primi piatti importanti, carni rosse e di buona succulenza, fiorentina, o formaggi e salumi stagionati. Il ricordo che ne resta è un emozione calda e armoniosa.

 

Sator

Il vino SATOR è il fiore all’occhiello dell’azienda. Prodotta dalle sole uve tintilia, con il solo mosto fiore. E’ un vino “ruffiano” che subito ti conquista con la bordolese elegante. Spalle importanti, un sigillo di ceralacca rosso fuoco e al collo una piccola pergamena che svela il senso dell’etichetta: il quadrato magico. Un’iscrizione in latino, incisa su una pietra di origine templare, ritrovata nel comune di Acquaviva Collecroce, punto di ristoro per i templari che attraversavano l’Italia per arrivare in Terrasanta, e in molte altre parti del mondo. Una formula misteriosa, 5 parole di 5 lettere che possono essere lette in entrambi i sensi e su ogni lato del quadrato.

Questa frase è ormai diventata il simbolo dell’azienda e a noi piace recitarla così:
“Noi gente semplice che amiamo e onoriamo la nostra terra dedicandoci al duro lavoro dei campi, giorno dopo giorno, con grande cura e fatica, possiamo fare tanto ma non possiamo decidere l’esito e la buona riuscita del nostro raccolto perché è qualcuno più grande di noi che decide il tempo, ilsusseguirsi delle stagioni e quindi il nostro destino”

All’apertura della bottiglia: il colore è deciso e pieno, un bel rosso rubino con sfumature tendenti al maturo, come ci si attende dalla tipicità quest’uva. Il profumo di frutta è intenso, netti sentori di mora selvatica e amarena prevalgono sulla prugna e il sottobosco. Pasteggiando la nota alcolica è calda e avvolgente (stiamo parlando di un vino con 14,5% di alcol) ma ben supportata dall’elegante componente tannica, armoniosa ed equilibrata; continuando a mangiare a sorpresa la forza dell’alcol non si fa più sentire; il finale resta piacevolmente amaro, com’è tipico della tintilia . . . e il ricordo ancora emozionante . . .

 

Rosator

Rosator Il vino Rosator è un rosato di tintilia in purezza; derivante dalla raccolta anticipata delle nostre uve tintilia, le stesse con le quali produciamo il rosso Sator, da qui il suo nome di fantasia. Il colore vivace è ottenuto dal contatto con le bucce di sole poche ore, parliamo di 24/36 ore, fino ad ottenere la colorazione desiderata; viene mantenuta una temperatura bassa e controllata in modo da poter estrarre più profumi possibili. I lieviti responsabili della fermentazione sono i soli indigeni, gli stessi responsabili dei profumi naturali e caratteristici che ritroviamo nel vino. Al palato si evidenzia un vino gradevolmente fresco di buona persistenza, con l’amarognolo sul finale tipico della tintilia. Un vino di facile abbinamento; accompagna aperitivi, preparati semplici ed estivi, piatti a base di pesce.