Belisario
ENOLOGO ROBERTO POTENTINI
Ottiene il diploma di perito agrario nel 1980 presso l’Istituto Agrario G. Garibaldi di Macerata, successivamente ottiene il titolo di Enotecnico conseguito nell’anno 1981 presso la Scuola di Specializzazione in Viticoltura ed Enologia dell’Istituto Tecnico Agrario “Celso Ulpiani” di Ascoli Piceno ed, infine, si laurea in Scienze Agrarie nell’anno accademico 1990-1991 presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia, presentando una tesi sperimentale sul Verdicchio di Matelica.[1] Dal 2005 è Presidente della Commissione di Assaggio dei Vini D.O.C. presso la Camera di Commercio della provincia di Macerata, mentre dal 1999 è vice-presidente del Consiglio Regionale di Assoenologi ed è membro dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino dal 1996. È consulente enologo di diverse cantine sparse nella Regione Marche (fra cui la Cantina La Monacesca di Potenza Picena) e dal 1990 è Direttore generale della Cantina Belisario di Matelica, cantina con la quale ha prodotto il Verdicchio di Matelica Cambrugiano Riserva 2016 capace di ottenere 3 Bicchieri Gambero Rosso, 5 Grappoli AIS e 4 Viti AIS.[2] Dal 1995 è docente di enologia nei corsi dell’Associazione italiana sommelier per la regione Marche, nell’anno accademico 2004-2005 ha insegnato presso la Facoltà di Scienze della Formazione all’Università degli Studi di Macerata, nell’anno accademico 2008-2009 gli viene affidata la cattedra di Enologia presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Parma, per l’a.a. 2019-2020 insegna Workshop and Case History nel Master in Wine Export Management presso l’Università degli Studi di Camerino[3] e sempre nello stesso anno è docente di Enologia presso la Facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche.
Informazioni
Ulteriori informazioni
Indirizzo: Via Merloni, 12 62024 Matelica (MC) Italia
Telefono: +39 0737 787247
E-Mail: belisario@belisario.it
Sito Internet : https://www.belisario.it/
Cambrugiano 2018-2019
![]() |
E’ il vino con cui la Belisario ha vissuto le emozioni più grandi. E’ stato il primo Verdicchio nella tipologia “Riserva”. Prodotto dal 1988 solo con uve Verdicchio vinificate con metodo della criomacerazione. Matura in acciaio e parte in barili di legno di rovere tostato almeno un anno e si affina un altro anno in bottiglia. La complessità della produzione è la complessità del suo patrimonio organolettico: colline marchigiane, sole mediterraneo, aromi floreali, vaniglia, grande struttura, sapido, suadente, armonico. Da consumare con piatti di pesce molto elaborati, carni bianche, formaggi semistagionati, primi piatti forti a temperature intorno ai 15° C. Anche magnum e jeroboam. |
Meridia 2018
![]() |
Uve di Verdicchio, raccolte appena mature per conservare alto il patrimonio acidico del mosto e vinificazione tradizionale in bianco. Il vino è poi surmaturato in cantina, in antiche vasche di cemento vetrificato; è solo il tempo che lavora per creare la massima “terziarizzazione” possibile del profilo sensoriale.
Se la pietra avesse un sapore, saprebbe di “Meridia”: un vino minerale, sapido, acidulo, lungo, corposo, colore giallo tendente al dorato. È utile consumarlo con formaggi mediamente stagionati, piatti di pesce elaborato, primi ben strutturati, carni bianche o come vino da aperitivo lungo e da notte. È un vino importante per chi ama la degustazione di vini che vanno “ascoltati”. |
Del Cerro 2021 VERDICCHIO DI MATELICA DOC
![]() |
Vinificato esclusivamente con uve di Verdicchio coltivate sulle pendici est delle sottovalli dell’Alta Valle Esina ai piedi del Monte San Vicino. Prodotto con la vinificazione in bianco termocontrollata, è, secondo noi, lo stereotipo del Verdicchio di Matelica: potenza ed eleganza, sapidità e morbidezza, maturità e freschezza. Destinato ad antipasti caldi, primi piatti o pesce elaborato. Servito a 10-12°C. Anche magnum. |