Rocche del Gatto
Con oltre 60 vendemmie sulle spalle, Fausto ha saputo far tesoro della grande esperienza e affinare il proprio stile inconfondibile affrancandosi dagli schemi e dai “diktat” dell’enologia ufficiale: “Non ho bisogno di guardarmi attorno per vedere quello che succede, la mia strada è chiara da molto tempo…”, sempre con l’obiettivo di rappresentare il Pigato e il Vermentino “old style”, recuperando saperi e sapori che parlano di Liguria a chi desidera conoscere, ricordare od anche solo sentire “come era” il vino in una terra aspra e coltivata con fatica e passione.
Le sue prime esperienze risalgono agli anni ’50, da ragazzino. Prima apprendendo da suo padre l’amore per la vigna e poi, anno dopo anno, sviluppando le tecniche di vinificazione. Lo scopo è di estrarre dalle bucce tutte quelle sostanze aromatiche, minerali e tanniche che contribuiscono a dare ai vini quella peculiare caratteristica del vitigno e del territorio di cui sono e devono essere espressione.
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PIGATO
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E’ uno dei piu’ nobili vini bianchi liguri e il suo nome deriva dalle caratteristiche macchie scure che compaiono sull’ acino alla maturazione e che in gergo locale sono dette “pighe”,quindi uva pigata e vino Pigato.Riceve una fermentazione prima alcolica e successivamente malolattica, per poi maturare in vasche di acciaio inox fino al delicato momento dell’ imbottigliamento. |
MACAJOLO
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Annata: 2014 Produttore: “Le rocche del Gatto” Az. Agricola di Fausto de Andreis, Salea d’Albenga (SV) Denominazione: Vino da Tavola (VDT) Vitigni: 60% Ormeasco, 40% Sinceaur (vecchio vitigno oggi quasi scomparso, una volta coltivato nell’entroterra imperiese) Titolo alcolometrico: 13,5%vol Formati: bottiglie da 0,75l Vendemmia: rigorosamente manuale tra fine settembre/ inizio ottobre Vinificazione e Affinamento: Vinificazione tradizionale in rosso condotta esclusivamente in acciaio. Fermenta per tre settimane a contatto con le bucce a temperatura controllata, in modo da salvaguardare i profumi primari e fargli acquisire il massimo delle caratteristiche organolettiche dei vitigni. Segue la malolattica e lunga permanenza sulla feccia nobile. Matura 6 mesi in vasca inox fino al delicato momento dell’imbottigliamento, l’estate successiva alla vendemmia. Degustazione: nel bicchiere è un vivace rosso rubino con riflessi granato. Al naso emergono netti sentori di frutta più evoluti, ribes in gelatina, confettura di prugne, amarene sotto spirito, seguiti da garbate note floreali di glicine, petali di geranio odoroso e viola mammola leggermente appassita. Il quadro olfattivo si completa con un’ultima importante pennellata di speziatura tipica del vitigno, nota di pepe, liquirizia, poi tamarindo e resina boschiva. Palato di ampia struttura dove i toni morbidi si adagiano perfettamente su un tannino ben levigato. La persistenza aromatica del sorso è piacevolmente fruttata con una leggera vena amarognola in chiusura. Abbinamento: Questo vino rosso è ottimale per i piatti della cucina ligure di terra; è di struttura, fresco, molto fine ed elegante. La sua evoluzione lo trova eccellente con piatti di pregevole intensità come “Agnolotti al ragù di carne”, “Piccione ripieno”, “Tomaxelle”. Ho voluto azzardare e l’ho trovato perfetto con un piatto di mare: un robusto piatto di “Buridda di Stoccafisso con patate e olive alla Ligure”. Chapeau! T° servizio: 16°-18° Conservazione: Macajolo 2014, “vino libero” è stato lasciato maturare in cantina a dovere. Andava atteso, come recita Fausto, e forse potevamo aspettare ancora un po’… ma lo abbiamo apprezzato adesso per averci regalato una splendida forma e soprattutto per la facile beva. |
SPIGAU CROCIATA 2009
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Il nome “Pigau” e’ il nome dialettale del Pigato e la “S” e’ anteposta come negazione dialettale. Lo Spigau Crociata nasce da un’attenta selezione di uve pigato di qualità e maturità superiori, un pigato che fermenta per dieci giorni a contatto con le bucce ed è vinificato come un vino rosso, in modo da acquisire il massimo delle caratteristiche organolettiche del vitigno. |