Manaresi
Era il 1986 quando la famiglia Agostoni-Manaresi (Maria Teresa Manaresi, con il marito Egidio Agostoni, i figli Daniele e Donatella) si trasferisce da Bologna nella collina ‘Bella Vista’ di Zola Predosa.
Tra il 1988 e il 1992 vengono impiantati i vigneti tutt’ora esistenti e viene risistemato il podere, al quale vengono apportate varie migliorie (come la messa a dimora di alberi autoctoni e cespugli, di frutteto, oliveto ecc). A metà degli anni ’90 si inizia a pensare alla ristrutturazione della casa colonica posta al centro dell’azienda e alla costruzione di una moderna cantina, partendo dalla cantina ‘contadina’ esistente sotto la casa stessa. Un’idea che in un certo senso voleva rappresentare una continuità con la storia del podere: nella antica cantina originaria, attorno alla quale si è poi sviluppato l’attuale progetto, per alcuni anni era stato prodotto vino sfuso molto apprezzato in zona.
Ma è solo nel 2006 che Maria Teresa Manaresi e i suoi figli Donatella e Daniele Agostoni acquisiscono il 100% della proprietà e salvano una splendida realtà agroambientale e paesaggistica, ricca di potenzialità, completando un progetto che la precedente gestione aveva dovuto accantonare.
Dal 2007 il vigneto viene ripreso e seguito con la massima cura. Viene rivista la gestione complessiva dell’azienda, grazie anche all’intervento del marito di Donatella, Fabio Bottonelli, giornalista e laureato in scienze agrarie, già in passato conduttore di un’azienda agricola. Nel 2007 viene riaperto il cantiere, sotto la guida di Donatella Agostoni, di professione architetto.
Nel 2008-2009 inizia anche il rinnovamento dei vigneti: vengono messi a dimora due nuovi impianti (Grechetto gentile, già Pignoletto, e Sauvignon), dopo attenta analisi delle caratteristiche pedoclimatiche degli appezzamenti scelti, dei cloni, dei portinnesti e dei materiali tecnici.
Nel 2009 vengono ultimate le opere edilizie della casa colonica e della sottostante cantina vinicola che viene attrezzata con tutti gli impianti enologici di ultima generazione per poter intraprendere, con la vendemmia 2009 preceduta da due vendemmie sperimentali, un articolato percorso di sviluppo aziendale. Il 2009 è quindi da ‘portare alla storia’ come la prima vendemmia con vinificazione e imbottigliamento di Manaresi, e i primi vini in bottiglia escono nella primavera 2010.
Il resto, è storia di oggi.
Informazioni
Ulteriori informazioni
Indirizzo: Via Antonio Bertoloni, 14-16, 40069 Zola Predosa BO
Telefono: +39 051 751491
E-Mail: info@manaresi.net
Sito Internet : https://www.manaresi.net/
Colli Bolognesi Pignoletto
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Un cru nel cru: l’uva proviene dai migliori filari di un vigneto di oltre 20 anni che è stato portato naturalmente, senza forzature né esasperazioni agronomiche, a un ideale equilibrio vegeto-produttivo, per mantenere freschezza e profumi originari della varietà. È una spalliera, allevata a guyot, con il tradizionale ma sempre attuale sistema doppio capovolto. Vendemmia prima decade di settembre, manuale, in cassetta con selezione delle uve.
Segni particolari> l’espressione elegante, incisiva, nitida del Pignoletto, che nella zona classica delle colline di Zola Predosa si evidenzia al meglio. L’aromaticità varietale si arricchisce dell’intensità del frutto, pur nella freschezza e leggerezza. |
Merlot
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Merlot al 100%, terreno di medio impasto tendenzialmente argilloso, ben drenato, con presenza di ciottoli. Un ambiente assai vocato al Merlot, che nei Colli Bolognesi è un vitigno quasi autoctono, coltivato da diversi decenni. Vendemmia seconda decade di settembre, un po’ oltre il tradizionale periodo di raccolta in zona, per aspettare una totale maturità fenolica. Raccolta manuale, in cassetta, con selezione delle uve. Fermentazione con lieviti naturalmente presenti sulle uve e in cantina. Estrazione del colore e delle sostanze più pregiate mediante ripetuti rimontaggi. Dopo la fermentazione malolattica, il vino si affina per la maggior parte in acciaio e in bottiglia. Non chiarificato e assai blandamente filtrato. Segni particolari> Scattante, di nerbo, ma con stile. |
Controluce
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Cabernet Sauvignon proveniente dal vigneto più elevato dell’azienda, esposto a nord est, dominante la pianura verso nord, con scenografica vista verso Bologna. Allevato a spalliera, cordone speronato. Accurata potatura verde, con doppio passaggio di selezione dei germogli. Vendemmia a totale maturità fenolica prima decade di ottobre, manuale, in cassetta, con selezione delle uve
Fermentazione con lieviti indigeni; estrazione del colore e delle sostanze più pregiate mediante délestage e rimontaggi, con macerazione sulle bucce per 25 giorni. Dopo la svinatura e la fermentazione malolattica, tutto il vino si affina in acciaio e poi in legno di rovere francese di differenti tostature e foreste, da tonnellerie italiane e francesi, in maggior parte usate per 12 mesi, e poi ancora molti mesi in bottiglia. |