Enoitaliana si pone come obiettivo quello di raccontare la passione e l’impegno di chi ha scelto di fare del vino la propria vita, storie di uomini e donne dediti alla creazione di vini di qualità. 

La storia dei rapporti tra la vite e l’uomo risale ad epoche antichissime, probabilmente alla fine del neolitico, in seguito ad un’accidentale fermentazione di uva conservata in rudimentali recipienti. Le prime tracce di coltivazione della vite sono state rinvenute nella regione del Caucaso, in Armenia e nel Turkistan.

I primi riferimenti storici alla vite e al vino si trovano tra i Sumeri nell’Epopea di Gilgamesh (III millennio a.C.). Testimonianze della coltura della vite si trovano in numerosi geroglifici Egizi, presso i quali il vino era bevanda riservata ai sacerdoti, agli alti funzionari e ai re.

Furono i Greci ad introdurre la vitivinicoltura in Europa, già in epoca minoica. Esiodo, in Le opere e i giorni, descrive in dettaglio pratiche di vendemmia e di vinificazione e numerosi sono i riferimenti alla vite e al vino anche in Omero.

Ai coloni greci si deve la introduzione della viticoltura in Sicilia ed in altre aree del meridione d’Italia, dove la coltura incontrò condizioni climatiche e pedologiche ideali, al punto da far meritare alla regione il nome di Enotria.

Gli Etruschi perfezionarono notevolmente le tecniche di viticoltura e svilupparono un’intensa attività di esportazione del vino, diffondendolo ben oltre il bacino del Mediterraneo.